Oggi voglio portare alla luce e condividere qualcosa di molto particolare!

 

Da qualche tempo ormai utilizzo google docs per prendere appunti velocemente e, non più di una settimana fa, mentre buttavo giù dei pensieri…ecco la scoperta: Google docs segnala “le imprenditrici” come errore e suggerisce, piuttosto, “gli imprenditori”.La cosa potrebbe anche far sorridere, se non fosse che tutti i software che noi utilizziamo sono sì legati alla tecnologia e ai dispositivi elettronici, ma sono stati comunque creati e programmati dall’essere umano e rappresentano quindi lo specchio di una determinata forma mentis. 

 

E non c’è da stupirsi, ahimè, che il correttore ortografico di google docs non contempli il fatto che le aziende possano essere guidate da donne e che tali donne possano quindi definirsi IMPRENDITRICI! 

Riportando in breve un’approfondita inchiesta del Corriere della Sera del 07/03/22, nonostante nel solo Piemonte le imprese femminili ammontino a 96.4433 unità (ultima stima del dicembre 2021), è sufficiente guardare l’ultimo report di European Women on Boards, per rendersi immediatamente conto di quanto l’Italia sia ancora indietro, quando parliamo di donne ai vertici. Secondo questa analisi, solo il 3% dei Ceo è donna e su circa 10 mila dirigenti, solo 1557 sono donne. La situazione non migliora se parliamo di startup, in cui le fondatrici sono solo il 13% del totale. Il divario salariale tra donne e uomini è ancora di circa 250 euro, a parità di titolo di studio e le aziende familiari e PMI sono ancora ben lontane dal passaggio culturale, che sta interessando le aziende più grandi, le quali stanno sviluppando il proprio organico tenendo conto della “Gender Equality”, la Parità di Genere.

 

Il mondo sta cambiando, lentamente, ma sta cambiando. Quanto ci vorrà perché Google si accorga che esistono donne che dirigono aziende e fanno girare l’economia?